È uscito venerdì 28 aprile il nuovo album di Francesco Gabbani dal titolo Magellano. Tema centrale è quello del viaggio, non tanto alla scoperta di tutto ciò che ci circonda quanto piuttosto del nostro io interiore. Il tutto è frutto di un progetto in collaborazione con Filippo Gabbani, Fabio Ilacqua e Luca Chiaravalli, un intenso lavoro di scrittura che è stato completato con la registrazione in studio a partire dall’autunno scorso.
Ci sono dei piccoli segreti dietro questo nuovo album, in primo luogo il fatto che tutto sia in qualche modo collegato al numero 9. Nove sono i brani contenuti nel disco, ma sono anche le lettere del titolo Magellano, è la somma delle cifre di 2016 anno di svolta per l’autore, è il numero delle lettere che compongono il nome Francesco ed è anche collegato alla sua data di nascita che coincide con il 9 settembre, nono mese dell’anno.
Sono nove quindi i brani all’interno di Magellano, tre dei quali conosciuti al grande pubblico. In ognuno di essi è raccontato un pezzo del Gabbani non solo autore, ma soprattutto persona, sono infatti presenti diversi generi, brani orecchiabili ed ironici, ma che offrono un determinato spunto di riflessione.
Di seguito è presentata l’analisi di ogni singolo brano:
MAGELLANO: brano che dà il titolo all’intero album. Con un ritmo incalzante, quasi a voler richiamare un canto tribale si narra il tema del viaggio legato al vivere quotidiano. La figura di Magellano è presa d’esempio, “Magellano nella terra del fuoco non sapeva mica che si andava di là” recita il testo, è un invito per tutti a spingersi verso l’ignoto.
TRA LE GRANITE E LE GRANATE: unico brano scritto interamente in studio, sarà il prossimo singolo in uscita. Tratta in modo ironico il tema dell’estate e gli stereotipi che porta con sè arrivando ad imprigionare i viaggiatori. Le granite si trasformano presto in granate ed è a questo punto che il brano recita un dantesco “lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Al centro di tutto c’è un tempo immaginario, la vacanza che è un surrogato del vivere reale.
OCCIDENTALI’S KARMA: brano vincitore del festival di Sanremo e il cui video ha superato le 100 milioni di visualizzazioni. Si tratta di uno scorcio da cui osservare l’uomo contemporaneo. Si nota quindi il declino della cultura occidentale che è portata a seguire un unico modello trasformandosi nella scimmia di Desmond Morris. Sotto la pioggia infinita canta in modo folle lasciando che tutto scorra
A MOMENT OF SILENCE: un brano che fa molto riflettere. Propone lo spaccato di un uomo che si trova esterno all’impalcatura spazio temporale dove non sono ancora accaduti i fatti che hanno portato la razza umana ad essere come è oggi.
LA MIA VERSIONE DEI RICORDI: ballata che narra la fine di un amore, spesso la sofferenza può essere alleviata attraverso i ricordi.
SUSANNA, SUSANNA: cover del celebre successo di Adriano Celentano, già presentata durante una delle serate del festival di Sanremo con un adattamento inedito. Nel finale ricorre il tema del viaggio
FOGLIE AL GELO: brano della colonna sonora del film “poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi. Dal tono insolitamente malinconico narra lo scorrere delle stagioni e i mutamenti che possono esserci durante la nostra vita.
PACHIDERMI E PAPPAGALLI: ritorna il tono ironico di Occidentali’s Karma. Il tema trattato è quello del complottismo che porta ad avere sempre una teoria su qualcosa provocando la fuga dalla realtà. Emerge come l’uomo abbia la necessità di credere in qualcosa tanto da lasciarsi condizionare da ogni notizia anche se falsa. Il brano recita infatti “sai che Gandhi era un massone e i Beatles un’invenzione?”
SPOGLIARMI: ultimo brano dell’album che rappresenta la conclusione del viaggio di Magellano. L’artista proietta questa avventura su se stesso, si rende conto che una volta ottenuto tutto bisogna spogliarsi di tutto per lasciare spazio ad una nuova voglia di scoprire.
L’album avrà anche un’edizione internazionale che uscirà con il titolo “Magellan” e che conterrà 10 tracce grazie all’aggiunta del brano Amen.